
E' andato in scena durante questo fine settimana il Gran Premio di Formula 1 d'Europa e per questa edizione l' Europa si è spostata ad Oriente,o meglio si è allargata e in costante evoluzione ha
ormai di fatto spostato a est i propri confini fino Baku,Capitale dell' Azerbaijan - The Land Of Fire (La Terra del Fuoco) inglobando di fatto questo nuovo Paese emergente e tutto da
scoprire.
Confesso di aver ricevuto tantissimi messaggi da parte di spettatori rimasti letteralmente a bocca aperta nel vedere che città sia Baku.

Per sei mesi, ho raccontato a tutti dell'Azerbaijan, un paese incredibile che amo ed è entrato nella mia vita.
E' un paese moderno che ha antichissime origini e si trova in un crocevia tra la via della seta (quella che portava nelle lontane Indie, la Cina) e la via della Persia.
Da Alessandro Magno ad Adolf Hitler capitolarono qui, poiché un paesino grande poco più di Veneto e Lombardia insieme, ricco da sempre di risorse naturali (gas e petrolio), è sempre stato visto in modo strategico.

In pochi sanno che l'Operazione Barbarossa durante la Seconda Guerra abbia avuto il suo apice su questo territorio che da solo riusciva a sostenere e tenere in vita il Gigante Russo ormai alla
fame,pronto alla resa tedesca.
Il nome Azerbaigian infatti deriva da Oder-bey-can, che è una composizione di tre parole di origine turca: od (fuoco)-er (guerriero) indica "guerrieri di fuoco", bey è un titolo nobile usato
ancora oggi tra le popolazioni di origine turca anche come segno di rispetto verso l'interlocutore, equivalente al "signore" in italiano, can significa "anima". Dunque il
significato del nome completo sarebbe "l'anima dei nobili guerrieri del fuoco (sacro)" in quanto in Azerbaigian il fuoco è un culto sacro ereditato dallo zoroastrismo inizialmente nato in
Azerbaigian, poi diffuso in altri territori, infine diventato religione ufficiale della Persia.

Fino al 1991 è stato sotto il controllo Sovietico, i russi ne danneggiarono l'immagine estetica deturpando le proprie città con colate di cemento. Durante la seconda guerra mondiale la RSS
dell'Azerbaigian fornì la maggior parte del petrolio utilizzato dall'Unione Sovietica nella guerra contro la Germania nazista.
I tedeschi tentarono alcune volte l'occupazione di Baku per avere il controllo del petrolio azero (Operazione Edelweiss,all' interno della piu' ampia chiamata Barbarossa,gestita direttamente da
Hitler),tutti i tentativi fallirono.
A seguito della politica di glasnost' iniziata dal segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Michail Gorbačëv, ebbero inizio disordini economici, politici e scontri etnici,
in particolare nella Regione del Nagorno Karabakh. Le manifestazioni per l'indipendenza a Baku furono soffocate nella violenza.

Nel gennaio del 1990 l'esercito entrò nella capitale sparando contro i manifestanti. Il numero ufficiale delle vittime fu di 130 morti e 700 feriti, non ufficialmente si parla di migliaia di
morti. Il 20 gennaio 1990 entrò nella storia moderna dell'Azerbaigian come il gennaio nero.
Il 30 agosto 1991 il Soviet Supremo azero votò una risoluzione per il distacco dall'Unione Sovietica e il successivo 18 ottobre l'Azerbaigian dichiarò ufficialmente la propria indipendenza.
Un grande condottiero, Heydar Aliyev ,fece uscire questo paese dalla Russia e ridiede dignità non solo estetica alle proprie città ma anche al suo Popolo.Aliyev governò fino la sua morte,nel
2003.
Dal 2006 il Presidente è Ilham Aliyev e dal 2007 si è intrapreso un percorso di vera modernizzazione, un'apertura totale alla bellezza e alla modernità.

Così Zaha Hadid progettò il museo intitolato proprio ad Heydar Aliyev,sorsero le Flame Towers fatte appunto a forma di fiamme,la Baku Promenade è uno dei lungomari più belli al mondo e la miscela tra costruzioni moderne vicine a palazzi storici importantissimi fanno di Baku una capitale dalla profonda antica,moderna cultura.
In pochi anni il programma di sviluppo e apertura al mondo della First Lady Mehriban Aliyeva,ha portato eventi quali l' European Music Contest del 2012, i Giochi Olimpici Europei a Baku nel 2015, ora il Gran Premio di Formula 1 sul circuito cittadino, nel 2020 ci saranno gli Europei di Calcio e tanto altro.

La Socar, la Multinazionale di proprietà Statale che si occupa di Gas e Petrolio è lo sponsor principale di Euro 2016, in tutte le partite si vede il proprio logo e per anni lo sponsor Azerbaijan
- The Land of Fire ha trionfato come campione di Spagna con l'Atletico di Madrid.
Baku è anche una delle capitali mondiali degli scacchi; da qui vengono grandi maestri come Teimour Radjabov, Vugar Gashimov, Garry Kasparov, Rauf Mammadov e l'arbitro Faik Hasanov. Inoltre la
città ospita ogni anno tornei internazionali come il Baku Chess Grand Prix, la President's Cup, il Baku Open. La città si è candidata ad ospitare la 42ª Olimpiade degli
scacchi nel 2014.

Con l' Italia c'è un ottimo legame,si è firmato un accordo in materia di Energia per un Gasdotto che da Baku arriverà a Bari,chiamato TAP (trans adriatic pipeline) ed Expo Milano 2015 è stato un
successo a dir poco straordinario; il Padiglione è risultato essere tra i primi 5 e ancora a distanza di un anno continua a vincere importanti premi,essendo stato visitato da quasi 3 milioni di
visitatori.
Questa è solo una piccola parte di tutto ciò che ci sarebbe da raccontare su questo Paese, ne sentirete parlare sempre più spesso; la nostra cara Italietta avrebbe tanto da imparare.
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